Cartesio

 Cartesio

Biografia
Cartesio (René Descartes) nasce  a La Haye in Francia nel 1596, studia al collegio di La Flèche e si laurea nel 1616 in diritto canonico civile, poi si arruola nell'esercito volontariamente,  con cui intraprende molti viaggi.
Dal 1629 Cartesio si trasferisce in Olanda e si dedica ai suoi studi, sotto invito della regina Cristina, Cartesio si trasferisce a Stoccolma, in Svezia. Muore nel1650 di polmonite.

L'importanza della ragione
Cartesio ha una visione fondamentalmente ottimistica dell'impresa filosofica ---> sostiene che la conquista del sapere non sia impossibile, a patto che si adotti un metodo adeguato di indagine
Il buon senso (capacità di discernere il vero dal falso e la capacità di avvicinarsi alla verità) ---> è la cosa meglio distribuita al mondo dato che la possiedono tutti gli uomini, infatti la ragione è uguale per tutti
La diversità delle opinioni non  deriva dal fatto che alcuni sono più ragionevoli degli altri, ma che conduciamo i nostri pensieri in modo differente e prendiamo in considerazione cose diverse ---> non basta essere dotati di buona intelligenza, è essenziale applicarla bene

Il problema del metodo
Metodo deriva da méthodos, parola greca che significa via o sentiero per raggiungere la meta desiderata ---> la verità
Secondo Cartesio l'aritmetica e la geometria dispongono di un ottimo metodo ---> sono discipline che vertono ad un oggetto ben definito e chiaro e non ammettono nulla che non sia supportato da rigorose dimostrazioni
Bisogna quindi prendere coscienza del procedimento matematico, di generalizzarlo (in modo da renderlo disponibile anche per altre discipline) e dargli un solido fondamento

Le quattro regole del metodo cartesiano 

  1. Regola dell'evidenza ---> prescrive di accogliere come vero soltanto ciò che è evidentemente tale  (tende ad accettare solo ciò che la mente può intuire  senza confusione, precipitazione o prevenzione)
    Le idee possono essere chiare e distinte ---> l'idea è chiara quando si afferma in modo vivido e immediato (si impone con forza tale che è impossibile non esserne consapevoli), mentre l'idea è distinta quando è separata da ogni altra e definita in se stessa)
    è importante che non vengano dati giudizi affrettati
  2. Regola dell'analisi ---> prescrive di dividere ogni problema nelle sue parti elementari (risolte individualmente rendono più facile la soluzione del problema)
  3. Regola della sintesi ---> prescrive di procedere nella conoscenza passando dagli oggetti più semplici a quelli più complessi (le verità derivano tutte le une dalle altre secondo un ordine deduttivo-matematico, sono legate reciprocamente tra loro)
  4. Regola dell'enumerazione ---> prescrive di fare sempre enumerazioni complete e revisioni generali così da essere sicuri e non omettere nulla (bisogna controllare di non dimenticare nessun elemento durante la sintesi
Il metodo è uno strumento essenziale per avanzare nell'indagine scientifica, ma non è in grado di garantire da solo la certezza delle nostre conoscenze, ne di fondare in modo sicuro la validità del sapere.---> nascita del metodo del dubbio

Dubbio metodico e dubbio iperbolico
Il dubbio Cartesiano viene definito metodico  in quanto bisogna applicarlo in modo rigoroso e assumerlo come procedimento metodologico.
Cartesio poi inizia a mettere in dubbio l'intera realtà ( a partire dai segni che ci posso ingannare) ---> es. bastoncino nell'acqua che ci sembra ricurvo
Le uniche conoscenze che dobbiamo considerare vere sia da svegli che in sogno sono quelle dell'aritmetica e della geometria ---> es. 3+2=5
Cartesio introduce però anche l'ipotesi che ci sia un genio maligno  che ci vuole ingannare facendoci credere che 3+2=5 anche se in realtà non è così
Bisogna quindi supporre sempre che tutto quello che vediamo sia falso e ingannevole ---> dubbio iperbolico (il dubbio diventa universale)

Il cogito
Cartesio ricerca un fondamento solido e sicuro per la conoscenza dopo essersi spinto fino alla demolizione di ogni certezza. Secondo lui infatti scoprendo una conoscenza certa e indubitabile sarà possibile far derivare da essa altre conoscenze dotate dello stesso carattere e adoperare quelle idee come materiale.
Io posso dubitare di tutto, ma devo essere certo del fatto che per ingannarmi devo esistere: io penso, io esisto ---> "cogito, ergo sum", io penso dunque esisto
Raggiungimento di almeno una verità certa e indiscutibile
Molti accusano Cartesio di aver usato un sillogismo senza premessa maggiore, ma lui risponde che cogito ergo sum non è un ragionamento basato su premesse e arriva ad una confusione, ma un'intuizione immediata ---> chi pensa percepisce subito propria esistenza

Attraverso il dubbio il filosofo è pervenuto a un'incertezza incontrovertibile "io esisto"
Cartesio crede che la certezza che scaturisce dal cogito investe unicamente il pensiero e le sue determinazioni essenziali (dubitare, affermare, sentire ecc) ---> certezza di esistere come soggetto ma non come corpo
Il cogito è quindi la verità originaria che consente di sconfiggere il dubbio e di procedere alla riedificazione di tutte le altre verità ---> nascita del razionalismo moderno (corrente filosofica basata sull'assunto che ogni conoscenza derivi dall'attività razionale del soggetto 

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