Bacone e Tommaso Moro
Francesco Bacone nasce a Londra nel 1561 da sir Nicholas, uno dei guardasigilli della regina Elisabetta I Tudor, compie i suoi studi presso il Trinity College Cambrige e poi al Gray's Inn di Londra Si dedica poco volentieri allo studio delle materie giuridiche e inizia le sue prime esperienze politiche. Nel 1579 il padre muore e lo lascia in condizioni economiche difficili.
Negli ultimi anni Bacone si dedica alla filosofia e all'indagine sperimentale, muore a causa di una malattia polmonare nel 1626
L'esaltazione della scienza moderna
Bacone non diede alcun contributo scientifico in termini di nuove scoperte o invenzioni, a differenza di Galilei, e sottovalutò l'importanza dell'astronomia copernicana e dell'applicazione del calcolo matematico alla scienza. Egli ebbe un primo posto però come interprete e cantore del valore e delle possibilità della scienza moderna. Una scienza proiettata nella dimensione pratica, in stretta connessione con la tecnica.
Bacone sostiene che il sapere è potere, infatti grazie alla conoscenza della natura all'uomo viene assicurato un miglioramento radicale delle condizioni di vita --->L'ambizione più grande che l'uomo possa avere è quella di estendere il suo dominio sulla natura grazie alla scienza, ma senza farle violenza, quindi obbedendo alle sue leggi rispettandone l'intima essenza
Il nuovo contesto culturale
---> forte presenza della tecnica
In questo periodo si afferma una nuova figura il practicioner ---> intellettuale esperto di tecnologia che non è un'unica figura, ma di molti nuovi profili professionali (ingegnere militare, costruttore navale..)
Bacone è convinto che il progresso della conoscenza non possa essere frutto del lavoro interno alle scuole filosofiche, ma debba rappresentare il parto maturo della moderna civiltà. Le nuove scoperte geografiche e scientifiche hanno mutato le condizioni di vita sulla terra ---> trasformazione dei quadri concettuali della filosofia
Gli uomini secondo Bacone hanno cambiato mentalità --->non privilegiano più lo studio dei testi antichi, ma preferiscono il contatto della mente con le cose (scienza produttiva di opere utili per l'umanità)
La critica alla tradizione e alla superstizione
Bacone osserva che nelle arti meccaniche (sapere tecnico-scientifico) si registrano progressi continui che le rendono sempre più raffinate dato che esse si avvalgono dell'esperienza e del costante rapporto con la natura. Bacone alla parola maestro preferisce quella dell'inventore---> professionista che contribuisce al progresso della scienza
Con ciò Bacone invita a rifiutare la dittatura di Aristotele, Bacone non ce l'ha con il filosofo, ma con i suoi discepoli che si conformano in modo passivo alla sua dottrina, impedendo così l'evoluzione della conoscenza umana ---> i moderni sanno più degli antichi perché la verità è figlia del tempo e si rivela gradualmente all'uomo.
Bacone è in contrapposizione pure con la magia dato che sostiene che i maghi e gli astrologi usino una lingua criptica ed enigmatica, non comprensibile alla gente comune, al contrario della scienza che non ha segreti e le sue conquiste devono essere chiare a tutti ---> La magia non mira a conseguire vantaggi, come la scienza, ma a suggestionare le persone e sottometterle alla sua influenza
La teoria degli "idòla"
Pars destruens (fase di critica delle false conoscenze e convinzioni) ---> ricerca di risposta al quesito sul perché l'uomo sia incline all'errore e alla superstizione
Nel "Novum Organum" Bacone prospetta la dottrina degli idòla --->sono quattro tipi di pregiudizi che ostacolano il raggiungimento della verità, essi sono molto radicati nella natura umana ed è difficile rimuoverli
- idòla tribus o "pregiudizi della tribù" ---> definiti così perché radicati nella specie umana e quindi appartenenti a tutti gli uomini, essi ci portano a considerare le cose in base ai nostri schemi mentali o bisogni, essi ci spingono a oltrepassare arbitrariamente i dati dell'esperienza dimenticando i limiti della sensibilità umana, attribuendo alla natura regolarità e uniformità che non esistono se non nelle nostre modalità conoscitive
- idòla specus o "pregiudizi della spelonca" ---> concernono il singolo individuo, sono le idee e convinzioni, le abitudini mentali che lui assimila dall'educazione, ambiente, amicizie, letture ed esperienze personali. Essi sono un impedimento alla conoscenza oggettiva ---> caverna di Platone
- idòla fori o "pregiudizi del mercato" ---> derivano dalla tirannide della parola, dalla scorretta attribuzione dei vocaboli alle cose. Essi generano due tipi di pregiudizi: quando indicano cose che non esistono (es. Fortuna, primo mobile ecc) e quando indicano cose che esistono, ma in modo impreciso e generico (es. umido, grave ecc..)
- idòla theatri o "pregiudizi del teatro" --->pregiudizi indotti nelle dottrine delle diverse scuole filosofiche, che sono assimilabili alle favole o alle storie immaginarie che vengono rappresentate sulla scena di un teatro
Il metodo induttivo
Passando alla pars construens Bacone delinea il nuovo compito della scienza e la funzione dello scienziato ---> "L'uomo è ministro e interprete della natura"
Tra uomo e natura viene stabilita una relazione di interdipendenza nuova --->l'uomo non può estendere i confini della propria conoscenza al di là di essa, di cui deve rispettare le leggi; mentre la natura ha bisogno dell'uomo, che è il suo ministro e interprete, senza il quale non potrebbe mai svelare i propri segreti
La natura richiede una nuova procedura di analisi ---> L'induzione che consente allo scienziato di osservare attentamente i fenomeni, registrarli, catalogarli con ordine per arrivare alla formulazione delle leggi
Le fasi del metodo
L'induzione è lo strumento che Bacone reputa adatto per interpretare la natura, per cogliere quindi le vere cause e dei fenomeni, cioè le loro forme o strutture nascoste. L'induzione ha la funzione di presentare alla mente una collezione ordinata di fatti facendo uso di un procedimento di inclusione ed esclusione ---> Le tavole:
- tavola della presenza ---> si registrano tutti i casi o le situazioni in cui il fenomeno di cui si ricerca la causa si verifica (es: il calore---> si raccolgono fenomeni come fulmini, lava ecc)
- tavola dell'assenza ---> si registrano tutti i casi che non rivelano la presenza del fenomeno (es: calore ---> raggi della luna, stelle, comete)
- tavola delle comparazioni ---> si registra la variazione di intensità con cui il fenomeno si verifica (es: calore ---> provoca variazione della fiamma)
---> Esperimento cruciale ---> il ricercatore si deve porre nelle condizioni di escludere una delle ultime possibilità lasciate aperte (es. calore --->causato effettivamente dal movimento delle particelle
L'utopia scientifica
Secondo Bacone la scienza è fonte di luce e di benefici per l'umanità, infatti Bacone è consapevole del fatto che, applicata alla produzione dell'industria, la scienza consegue vantaggi mai ottenuti prima. La scienza dei moderni infatti non ha carattere astratto, ma è un sapere tecnico che deve stabilire in modo soddisfacente il dominio sulla natura da parte dell'uomo ---> la differenza tra l'uomo selvaggio e quello civile sta solo nelle capacità tecniche acquisite
Bacone delinea una citta ideale della scienza e della tecnica chiamata Nuova Atlantide. Essa è una sorta di grande laboratorio sperimentale, in cui tutti si dedicano allo studio e alla contemplazione delle opere del creato guidati da degli scienziati che collaborano nella realizzazione di di invenzioni e scoperte utili per l'umanità.
Bacone non esalta solo una futura società della tecnica, ma una società umana felice perché giusta e pacifica, che ha sconfitto l'ignoranza, la violenza e l'oscurantismo intellettuale---> essa sarà possibile solo quando l'uomo vivrà per la verità, curando quindi la scienza e il sapere autentico
Tommaso Moro
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