Bacone e Tommaso Moro

Bacone
Biografia
Francesco Bacone nasce a Londra nel 1561 da sir Nicholas, uno dei guardasigilli della regina Elisabetta I Tudor, compie i suoi studi presso il Trinity College Cambrige e poi al Gray's Inn di Londra Si dedica poco volentieri allo studio delle materie giuridiche  e inizia le sue prime esperienze politiche. Nel 1579 il padre muore e lo lascia in condizioni economiche difficili.
Nel 1584 Bacone ottiene un seggio in Parlamento e si dedica interamente alla vita politica, conduce una vita principesca dato che viene nominato barone di Verulamio.
Negli ultimi anni Bacone si dedica alla filosofia e all'indagine sperimentale, muore a causa di una malattia polmonare nel 1626

L'esaltazione della scienza moderna
Bacone non diede alcun contributo scientifico in termini di nuove scoperte o invenzioni, a differenza di Galilei, e sottovalutò l'importanza dell'astronomia copernicana e dell'applicazione del calcolo matematico alla scienza. Egli ebbe un primo posto però come interprete e cantore del valore e delle possibilità della scienza moderna. Una scienza proiettata nella dimensione pratica, in stretta connessione con la tecnica.
Bacone sostiene che il sapere è potere, infatti grazie alla conoscenza della natura all'uomo viene assicurato un miglioramento radicale delle condizioni di vita --->L'ambizione più grande che l'uomo possa avere è quella di estendere il suo dominio sulla natura grazie alla scienza, ma senza farle violenza, quindi obbedendo alle sue leggi rispettandone l'intima essenza

Il nuovo contesto culturale
---> forte presenza della tecnica
In questo periodo si afferma una nuova figura il practicioner ---> intellettuale esperto di tecnologia che non è un'unica figura, ma di molti nuovi profili professionali (ingegnere militare, costruttore navale..)
Bacone è convinto che il progresso della conoscenza non possa essere frutto del lavoro interno alle scuole filosofiche, ma debba rappresentare il parto maturo della moderna civiltà. Le nuove scoperte geografiche e scientifiche hanno mutato le condizioni di vita sulla terra ---> trasformazione dei quadri concettuali della filosofia
Gli uomini secondo Bacone hanno cambiato mentalità --->non privilegiano più lo studio dei testi antichi, ma preferiscono il contatto della mente con le cose (scienza produttiva di opere utili per l'umanità)

La critica alla tradizione e alla superstizione
Bacone osserva che nelle arti meccaniche (sapere tecnico-scientifico) si registrano progressi continui che le rendono sempre più raffinate dato che esse si avvalgono dell'esperienza e del costante rapporto con la natura. Bacone alla parola maestro preferisce quella dell'inventore---> professionista che contribuisce al progresso della scienza 
Con ciò Bacone invita a rifiutare la dittatura di Aristotele, Bacone non ce l'ha con il filosofo, ma con i suoi discepoli che si  conformano in modo passivo alla sua dottrina, impedendo così l'evoluzione della conoscenza umana ---> i moderni sanno più degli antichi perché la verità è figlia del tempo e si rivela gradualmente all'uomo.
Bacone è in contrapposizione pure con la magia dato che sostiene che i maghi e gli astrologi usino una lingua criptica ed enigmatica, non comprensibile alla gente comune, al contrario della scienza che non ha segreti e le sue conquiste devono essere chiare a tutti ---> La magia non mira a conseguire vantaggi, come la scienza, ma a suggestionare le persone e sottometterle alla sua influenza

La teoria degli "idòla"
Pars destruens (fase di critica delle false conoscenze e convinzioni) ---> ricerca di risposta al quesito sul perché l'uomo sia incline all'errore e alla superstizione
Nel "Novum Organum" Bacone prospetta la dottrina degli idòla --->sono quattro tipi di pregiudizi che ostacolano il raggiungimento della verità, essi sono molto radicati nella natura umana ed è difficile rimuoverli

  • idòla tribus o "pregiudizi della tribù" ---> definiti così perché radicati nella specie umana e quindi appartenenti a tutti gli uomini, essi ci portano a considerare le cose in base ai nostri schemi mentali o bisogni, essi ci spingono a oltrepassare arbitrariamente i dati dell'esperienza dimenticando i limiti della sensibilità umana, attribuendo alla natura regolarità e uniformità che non esistono se non nelle nostre modalità conoscitive
  • idòla specus o "pregiudizi della spelonca" ---> concernono il singolo individuo, sono le idee e convinzioni, le abitudini mentali che lui assimila dall'educazione, ambiente, amicizie, letture ed esperienze personali. Essi sono un impedimento alla conoscenza oggettiva ---> caverna di Platone
  • idòla fori o "pregiudizi del mercato" ---> derivano dalla tirannide della parola, dalla scorretta attribuzione  dei vocaboli alle cose. Essi generano due tipi di pregiudizi: quando indicano cose che non esistono (es. Fortuna, primo mobile ecc) e quando indicano cose che esistono, ma in modo impreciso e generico (es. umido, grave ecc..)
  • idòla theatri o "pregiudizi del teatro" --->pregiudizi indotti nelle dottrine delle diverse scuole filosofiche, che sono assimilabili alle favole o alle storie immaginarie che vengono rappresentate sulla scena di un teatro
Secondo Bacone l'intelletto deve purificarsi di questi errori e deve riacquistare una sorta di ingenuità  e di purezza si visione che gli consenta di osservare nuovamente cose come se le vedesse per la prima volta

Il metodo induttivo
Passando alla pars construens Bacone delinea il nuovo compito della scienza e la funzione dello scienziato ---> "L'uomo è ministro e interprete della natura" 

Tra uomo e natura viene stabilita una relazione di interdipendenza nuova --->l'uomo non può estendere i confini della propria conoscenza al di là di essa, di cui deve rispettare le leggi; mentre la natura ha bisogno dell'uomo, che è il suo ministro e interprete, senza il quale non potrebbe mai svelare i propri segreti 
La natura richiede una nuova procedura di analisi ---> L'induzione che consente allo scienziato di osservare attentamente i fenomeni, registrarli, catalogarli con ordine per arrivare alla formulazione delle leggi

Le fasi del metodo
L'induzione è lo strumento che Bacone reputa adatto per interpretare la natura, per cogliere quindi le vere cause e dei fenomeni,  cioè le loro forme o strutture nascoste. L'induzione ha la funzione di presentare alla mente una collezione ordinata di fatti facendo uso di un procedimento di inclusione ed esclusione ---> Le tavole:

  • tavola della presenza ---> si registrano tutti i casi o le situazioni in cui il fenomeno di cui si ricerca la causa si verifica (es: il calore---> si raccolgono fenomeni come fulmini, lava ecc)
  • tavola dell'assenza ---> si registrano tutti i casi che non rivelano la presenza del fenomeno (es: calore ---> raggi della luna, stelle, comete)
  • tavola delle comparazioni ---> si registra la variazione di intensità con cui il fenomeno si verifica (es: calore ---> provoca variazione della fiamma)
Grazie alle tavole lo scienziato non va a caso, ma può osservare in modo e preciso i fenomeni ---> L'induzione viene considerata da Bacone estremamente utile dato che procede senza fare salti e in modo graduale e con il continuo controllo dell'esperimento
---> La prima vendemmia ---> avanzare la prima ipotesi in ordine all'interpretazione della natura del fenomeno (es. Calore---> dato dalla velocità del movimento delle particelle dei corpi
---> Esperimento cruciale ---> il ricercatore si deve porre nelle condizioni  di escludere una delle ultime possibilità lasciate aperte (es. calore --->causato effettivamente dal movimento delle particelle

L'utopia scientifica
Secondo Bacone la scienza è fonte di luce e di benefici per l'umanità, infatti Bacone è consapevole del fatto che, applicata alla produzione dell'industria, la scienza consegue vantaggi mai ottenuti prima. La scienza dei moderni infatti non ha carattere astratto, ma è un sapere tecnico che deve stabilire in modo soddisfacente il dominio sulla natura  da parte dell'uomo ---> la differenza tra l'uomo selvaggio e quello civile sta solo nelle capacità tecniche acquisite

Bacone delinea una citta ideale della scienza e della tecnica chiamata Nuova Atlantide. Essa è una sorta di grande laboratorio sperimentale, in cui tutti si dedicano allo studio e alla contemplazione delle opere del creato guidati da degli scienziati che collaborano nella realizzazione di di invenzioni e scoperte utili per l'umanità.
Bacone non esalta solo una futura società della tecnica, ma una società umana felice perché giusta e pacifica, che ha sconfitto l'ignoranza, la violenza e l'oscurantismo  intellettuale---> essa sarà possibile solo quando l'uomo vivrà per la verità, curando quindi la scienza e il sapere autentico


Tommaso Moro

Biografia
Tommaso Moro, nome latinizzato di Thomas More fu un umanista inglese, (1478-1535). Fu un uomo di rilievo e diventò cancelliere alla corte del Regno inglese. Tommaso è stato decapitato perché non ha accettato l'Atto di Supremazia di Enrico VIII (distacco dal papato). La testa è stata issata sul London Bridge come esempio e tolta dopo un mese, solo quando la figlia pagò un riscatto.

Utopia
In quest'opera Tommaso descrive un mondo ideale e perfetto, immune ai difetti di quello reale, in cui lui sta vivendo.
Egli prende spunto da Platone, ma coniuga le suggestioni con motivi cristiani e aspirazioni rinascimentali (---> pace e tolleranza religiosa).
In Utopia, l'isola immaginaria la guerra è condannata, la gloria conseguita con la forza è disprezzata, tutte le religioni hanno diritto di cittadinanza (---> chi sostiene che una sia superiore all'altra verrà cacciato), la proprietà privata è bandita (--->poiché causa di guerre), il lavoro non ha scopo di arricchimento personale, ma del bene comune (--->esaltazione del lavoro scientifico).



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