Locke


 John Locke

Biografia

John Locke, nato a Wrington nel 1632, è un giovane durante la rivoluzione antimonarchica.

Studia all'università di Oxford e legge le opere di Cartesio e Gassendi, ha molto interesse per le scienze naturali e la medicina.

Prende parte alla vita politica come collaboratore del Lord Ashley, poi si trasferisce in Francia a Parigi.

Una volta tornato a Londra viene sospettato come sostenitore della monarchia e nel 1682 decide di rifugiarsi in Olanda dove prende parte ai preparativi per la spedizione in Inghilterra di Guglielmo d'Orange III diventa il filosofo del regime liberale. Muore nel 1704 a Oates nell'Essex

L'indagine critica delle facoltà conoscitive

Ragione ed esperienza

John Locke è il padre dell'empirismo moderno grazie a lui, la ragione non viene più ritenuta assoluta e infallibile, ma viene ricondotta entro i confini dell'esperienza. Locke infatti considera valida la ragione, ma la pone in stretta connessione con l'esperienza, da cui trae il materiale conoscitivo

La critica dell'innatismo

Locke sostiene che la mente di un individuo alla nascita sia vuota e che si riempia di conoscenze in seguito alle esperienze. ---> la mente è una tabula rasa ---> non esistono idee innate ---> due categorie di persone che, secondo lui non hanno logica e non ragionano:

  • i bambini
  • gli idioti

---> entrambi non possiedono l'idea di Dio e neanche delle nozioni matematiche.

L'origine nella conoscenza

La conoscenza dipende dall'esperienza.

La mente di un neonato, e come un foglio bianco, e quindi una facoltà priva di contenuti —> tutte le idee provengono dall'esperienza, anche quelle più astratte e lontane dalla realtà

Dall'esperienza derivano due tipologie di idee:

  • Le idee di sensazione —>provengono da oggetti esterni tramite cinque sensi (freddo, bianco, morbido, dolce…)

  • Le idee di riflessione —> derivano dall'esperienza interna dalle operazioni proprie della mente e comprendono gli stati d'animo e le passioni (dubbio, rabbia, gioia…)

Sensazione e riflessione, sono le uniche fonti della nostra conoscenza infatti da ciò si può comprendere, il motivo per cui i bambini acquisiscono le loro condizioni in modo graduale.

La classificazione delle idee

Egli distingue le idee in due classi:

  • Le idee semplici: derivano dalle esperienze elementari della sensazione o della riflessione, non possono essere scomposte in altre idee e comprendono le idee di qualità primarie, oggettive, (estensione, figura, movimento) e le idee di qualità secondarie, soggettive (colori, sapori, suoni)—>punto di partenza del processo cognitivo

  • Le idee complesse: derivano dalla riproduzione e dalla combinazione di idee semplici effettuate dalla mente (torta)

Il valore di verità delle idee

L'intelletto non conosce le cose in maniera diretta, ma tramite le idee --->La conoscenza è vera se c'è conformità tra le idee e la realtà delle cose

Come fa la mente a sapere che le proprie idee coincidono con le cose?

Per le idee semplici il problema non c'è dato che rispetto ad esse la mente è del tutto passiva, ricevendole dall'esperienza tramite i sensi —> non ci possono ingannare Le idee complesse, dato che sono frutto del potere attivo che la mente esercita sulle idee semplici possono comportare un errore, infatti la mente può comporre in modo errato, senza verificare se il collegamenti che opera corrispondono a quelli realmente esistenti delle cose (es: grifone, unicorno..)


Locke propone varie tipologie di idee complesse:

  • Idee dei modi —> sono le idee complesse che non possiedono un'esistenza autonoma, ma devono essere riferite a una sostanza quali sue manifestazioni (non si reggono da sole, es: gratitudine —> determinata manifestazione dell'uomo che riconosce al suo benefattore una modalità di comportamento benevolo nei suoi confronti)
  • Idee di sostanze —> idee complesse riferite ad entità particolari considerate distinte e sussistenti per se stesse, idee che possono trarre in inganno dato che si basano sulla convinzione che le diverse qualità degli oggetti all'origine delle idee semplici, siano fondate su qualcosa che fa sostrato e che ne costituisce l'essenza (si riferiscono a ciò che è percepito come esistente per sé —>es. cavallo, pietra)
  • Idee di relazioni —> idee complesse che derivano dal confronto e dall'istituzione di un rapporto tra idee semplici (idea di causa-effetto —> ogni volta che c'è il primo si verifica anche il secondo; idea di identità—> esprime un rapporto esistente)

Le due certezze dell'uomo

La critica dell'idea della sostanza ha rivelato i limiti dell'intelletto umano —> non può conoscere che cosa ci sia al di là del fascio di percezioni che riceve dal mondo esterno o del proprio mondo interiore

La conoscenza è circoscritta a tale ambito —> uniche certezze non sensibili: nostro io (certezza della nostra esistenza dataci per via intuitiva, bisogno di costituire un ragionamento) e di Dio ( certezza per via dimostrativa attraverso intuizioni che connettono diversi concetti tra loro —> da nulla non può derivare nulla)

Il tema delle probabilità

Per la realtà esterna abbiamo una conoscenza affidabile e sufficiente per orientarci nel mondo, ma non assoluta —> parti minime della materia e l'immensa estensione dello spazio sfuggono alla mente dell'uomo e sono destinate a restare irriconoscibili

—> la probabilità rappresenta il vasto campo si cui l'uomo, in assenza della certezza assoluta, può fare affidamento

Essa richiede che ogni affermazione venga esaminata con cura e attenzione, vagliandone la conformità con l'esperienza o con la testimonianza di altri soggetti

—> la ragione, moderata dall'esperienza, resta l'unico strumento di cui disponiamo per orientarci nel mondo (essa non è però perfetta o illimitata) --->spesso tormentata a causa dell'oscurità e della confusione delle idee

Il convenzionalismo linguistico

Le parole secondo Locke sono associate per convenzione alle idee allo scopo di rappresentarle e renderle manifeste

Secondo Locke i fini del linguaggio e della comunicazione sono tre:

  • rendere noti agli altri i propri pensieri o idee
  • farlo nel modo più facile e rapido possibile
  • comunicare la conoscenza delle cose 

Casi in cui il linguaggio è mal utilizzato:

  • Quando le persone non possiedono nella mente alcuna idea di cui le parole utilizzate possano essere il segno
  • Quando applicano i nomi di una data lingua con significato privato
  • Quando li applicano in modo equivoco rendendoli ora un’idea, ora a un'altra 


La concezione dello stato e l'affermazione di tolleranza

Il teorico del pensiero liberale

Locke oltre ad essere considerato fondatore dell'empirismo è anche il principale teorico del pensiero liberale e democratico moderno. Le sue idee sulla politica vengono esposte nei Due trattati sul governo civile ed ebbero vasta eco in tutta Europa infatti influenzarono i padri della Dichiarazione d'Indipendenza e della Costituzione degli Stati Uniti d'America.

Locke nei suoi trattati ha un tono polemico che usa per confutare la tesi di Filmer, che giustificava il potere assoluto del re, affermando che veniva da Adamo —> Adamo aveva il potere di decidere sui suoi figli e di conseguenza su tutto il mondo Locke usando la  ragione critica smonta tale pregiudizio e mostra l’assurdità dell'assimilazione dell'autorità politica a quella paterna —> regole del potere politico differenti da quelle di casa

Stato di natura e contratto sociale

Locke parte con le sue riflessioni dalla definizione dello stato di natura, quella ipotetica condizione originaria in cui si trovano gli uomini quando non sono ancora associati tra loro e disciplinati da una serie di norme positive.

Secondo Hobbes essa era una fase in cui gli individui vivono seguendo i propri istinti senza vincoli e sono in balia di un ostilità

 Locke  invece ha una visione positiva della natura umana infatti crede che gli individui dello stato di natura non siano esseri asociali, ma individui illuminati dalla ragione —> legge morale che viene da Dio che prescrive 3 diritti inalienabili e naturali:

  • alla vita

  • alla libertà

  • alla proprietà

Secondo Locke quindi lo stato di natura non è una condizione di licenza senza freni, ma una dimensione in cui vi è una norma razionale che assicura criterio generale per una vita pacifica e che stabilisce fin dove puoi estendersi la libertà di ciascuno in modo tale che non leda la libertà degli altri. Tuttavia non essendoci un potere superiore che imponga rispetto alla legalità manca alla garanzia del diritto —> chiunque potrebbe prevaricare sugli altri

È importante quindi il concetto di contrattualismo —> gli individui devono quindi stipulare tra loro due contratti:

  • Pactum unionis —> le persone si riuniscono in una società civile

  • Pactum subiectionis —> le persone decidono di sottomettersi ad un’autorità che  deve perseguire gli obiettivi collettivi

—> lo stato nasce per tutelare i diritti naturali e inviolabili  dei cittadini 

—> il potere è affidato al governo per garantire ai membri della società la vita la libertà e la proprietà esso quindi non può essere assoluto e arbitrario —>il contrattualismo Lockiano è fortemente radicato nel giusnaturalismo (lo stato non può tradire i diritti naturali e inviolabili poiché se lo facesse perderebbe la sua legittimità e quindi i cittadini sarebbero liberi di cacciarlo) 

—> il cittadino deve rinunciare a farsi giustizia da solo poiché è compito dello stato

La proprietà privata

Tra i diritti naturali dell'uomo c’è la proprietà privata —> l’uomo può disporre e godere dei suoi beni

—> Dio ha dato a tutti gli uomini la terra, ma essa deve essere lavorata  —> la proprietà privata è quindi legittimata dal lavoro —> la proprietà non è un privilegio acquisito, ma frutto dell’azione umana

—> gli uomini non devono appropriarsi delle cose smodatamente —> il possesso però è giustificato dall’uso della moneta che può essere accumulata  senza causare danni ad altri

—> la proprietà privata è costituita da:

  • dalla vita

  • dalla libertà

  • dagli averi (possedimenti materiali)

I principi fondamentali del liberismo 

I pilastri della concezione liberale di Locke sono tre: 

  • Il potere politico si fonda sul consenso dei cittadini —> espresso attraverso le decisioni della maggioranza dei loro rappresentanti

  • Lo stato non può governare in modo arbitrario cioè secondo la sua volontà —> devi attenersi alle norme promulgate, dichiarate e riconosciuti da tutti (i diritti che lo stato deve garantire sono quello alla proprietà privata, il diritto alla libertà di pensiero di espressioni, e il diritto alla vita che non deve essere compromessa o umiliata

  • Il potere legislativo  (fare le leggi) deve essere separato da quello esecutivo (far eseguire le leggi anche con l’uso della forza) ed esso ha una superiorità rispetto a quello esecutivo

La tolleranza religiosa e la separazione tra Stato e Chiesa

---> Tolleranza religiosa molto importate, dato che a causa della religione ci sono molti conflitti

--->Secondo Locke il potere politico e il potere religioso devono essere divisi, in quanto si occupano di dimensioni distanti tra loro

—>il potere politico è fondato sul consenso della maggioranza e nasce con lo scopo di fare le leggi e di farle osservare

—>le istituzioni religiose invece rispondono ai bisogni spirituali degli uomini di Fede, la Fede infatti risiede nell'intimo dell'anima e si nutre di libertà

Le diverse sfere di competenza di Chiesa e Stato

La chiesa è una società libera e volontaria —> il suo fine è di aiutare coloro che ne fanno parte, a ottenere la salvezza dell'anima. Le armi di cui dispone sono quelle spirituali (esortazioni, moniti e consigli)

Se qualcuno trasgredisce esso può essere espulso, poiché nessuna chiesa è obbligata a tenere nel proprio seno chi si ostina a violare le norme di vita associata —> la scomunica non può però privare il cittadino dei beni, dato che sono un diritto inalienabile

Il potere politico, quindi il re, deve garantire la libertà di culto e non può imporre ai sudditi il proprio credo, poiché non vi è religione superiore un'altra e poiché la Fede è spirituale e non può essere imposta con la forza.

—>non sono consentite pratiche contrarie alle leggi (sacrificio dei fanciulli)

—> lo stato non può tollerare quei comportamenti che sono contrari alla conservazione della società umana

—> vengono esclusi dalla tolleranza religiosa e cattolici e gli atei, i primi poiché obbediscono a un'autorità politico-religiosa, mentre i secondi poiché non ammettendo Dio non possono stipulare il patto sacro su cui si fonda la società umana


Ragione e fede

La fede Cristiana viene circoscritta a pochi fondamentali verità pienamente comprensibili e accettabili per l'intelletto umano

—> la religione cristiana non appare in contraddizione con la ragione, ma contribuisce a rafforzarla nel campo del comportamento etico

—>Fede e ragione concorrono a rendere migliore la vita degli uomini

—>il cristianesimo è intrinsecamente ragionevole e accettabile a patto che non scivoli nel settarismo di chi enfatizza gli aspetti secondari dei riti singoli


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